Panorama
Ecco il video del grosso incendio sviluppatosi stamattina a Bolzano, nello stabilimento della Alpitronic, azienda specializzata nella produzione di colonnine di ricarica per auto elettrica. La densa coltre di fumo nero ha portato il comune ad invitare le persone della zona a non aprire le finestre. Sono al lavoro decine di mezzi dei vigili del fuoco per cercare di domare le fiamme. Chiuso anche lo spazio aereo sopra la città
La produttrice discografica Mara Maionchi, 83 anni, intervistata a Belve si è infilata in una polemica su Tiziano Ferro (da lei lanciato) e il suo essere «poco riconoscente». E i social si sono schierati
In Germania, qualcuno comincia a chiedersi se sia giusto trapiantare un fegato in un paziente che beve. Il concetto è il seguente: se non sei una persona che segue i principi della medicina per restare in salute, forse non meriti di essere curato. Un ragionamento pericoloso.
Navid Tarazi è uno studente iraniano che vive a Torino, creatore della pagina @doggodaiily (con oltre un milione di follower) su cui pubblica gli scatti ai quadrupedi che incontra per strada.
Si annoiano, si puniscono con tagli e disordini alimentari, sfogano il loro disagio nella violenza. Passano il tempo sui social, ma non sanno socializzare. Fuggono dalla realtà e dal futuro a costo di abusare di droghe. Non sono deboli, ma fragili. Inchiesta sul grande enigma dei nostri ragazzi.
È il nome che Stellantis pensava per il suo nuovo modello nato in Polonia. Poi... Puro Italian sounding e definitiva mutazione di un produttore di auto.
Nel nostro Paese gesticoliamo a ritmo forsennato, rivela un nuovo studio. Ecco cosa c’è alla base della più nazionale forma comunicativa.
La passione per la cucina e la vita. L’attrice francese racconta se stessa e il suo ultimo film Il gusto delle cose, in cui recita accanto all’ex marito. «sul set mangiavano tutti tranne me, perché dovevo interpretare anche Coco Chanel nella serie The new look».
Il critico d'arte contesta duramente l’installazione Due qui/To Hear di Massimo Bartolini, esposta nel nostro spazio nazionale alla Biennale 2024 di Venezia. E in queste pagine motiva il proprio dissenso per ragioni artistiche ed economiche.